Giovanna Boursier ha in Report "Lo Stato delle Cose" del 21/10 2007, intervistato una serie di parlamentari italiani con precedenti penali:
- Mario Borghezio (Lega Nord), condanna definitiva per incendio aggravato (Mario lo chiama "focherello" nell'intervista)
- Daniele Farina (PRC), condanna definitiva per fabbricazione e detenzione di ordigni esplosivi, lesioni personali gravi. (Non ha maneggiato esplosivi, dice nell'intervista)
- Domenico Nania (AN), condanna definitiva, 12 giorni di carcere, per lesioni personali volontarie gravi.
- Sergio d'Elia (Rosa nel Pugno), condanna definitiva per banda armata e concorso in omicidio ("che io non ho commesso")
- Enzo Carra (Ulivo), condannato per false dichiarazioni in processo, tangente ENI ("non sono stato condannato per un reato grave")
- Paolo Cirino Pomicino (DCA nuovo PSI), vanta 40 processi, ("sono sempre stato prosciolto" il che é falso visto che é stato condannato a 1 anno 8 mesi per aver preso soldi nella vicenda ENIMONT piú altri reati. "Tantissimi mi hanno votato. Sono contento.")
- Massimo Maria Berruti (FI)
- Giorgio la Malfa (Gruppo Misto)
- Egidio Sterpa (FI)
- Marcello dell'Utri (FI)
- Alfredo Vito (FI)
- Antonio del Penninio (FI)
- Gianstefano Frigerio (FI) interdizione dai pubblici uffici
- Marcello Dell'Utri (FI) interdizione dai pubblici uffici
Fausto Bertinotti: "Io penso che i partiti farebbero bene a realizzare un processo di autoriforma, in cui, indipendentemente se condannato o no, uomini e donne di dubbia moralitá pubblica, cioé accusabili di reati contro l'interesse pubblico, sarebbe bene che, appunto non una legge in positiva, ma un costume e un comportamento dei partiti, fosse in grado di tenerli lontanto dalle sedi decizionali della sovranitá nazionale."
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