26/01/08

Ma di quale coerenza vai cianciando Totò??


"Mi dimetto per coerenza" ma a chi vuoi darla a bere Totò?

Come infatti precisa Antonio Di Pietro: «Non si dimette per scelta personale e senso di responsabilità, bensì per evitare un provvedimento che lo avrebbe obbligato a rassegnarle. Cuffaro anticipa una decisione dettata dall'ordinamento vigente, come ho ampiamente argomentato nella lettera che inviai giorni fa al presidente Prodi e ai ministri Lanzillotta e Amato. Le dimissioni di Cuffaro, quindi sono ben altro che un atto etico e morale. La grave condanna riportata e le motivazioni della sentenza non lasciano dubbi: le dimissioni erano e sono l'unica strada da prendere».

Forse ora potremmo festeggiare noi altri questo evento, se l'esperienza non ci avesse insegnato che non di un tirarsi indietro si tratta ... ti vedremo sicuramente presto in ruoli più di prestigio e di potere. In Italia nessuno viene mai mandato a casa, solo trasferito e ..promosso ad altro incarico. Gli esempi non mancano

1 commento:

spadafora live ha detto...

OT
……..CONTINUA……..praticamente “vasa vasa” festeggiava la condanna perché ne aveva evitata una ben più corposa.

L’atto di dimissione, che doveva essere scontato al pronunciamento della condanna (19 gennaio commentato nel post http://spadafora-live.blogspot.com/2008/01/la-prima-condanna-riabilitativa-sic.html) e’ stato procrastinato, nel frattempo l’assemblea regionale aveva detto no alla sua destituzione.

Ma due fatti nuovi sono arrivati a scombussolare i piani del Presidentissimo siculo, il primo e’ stato la caduta del governo nazionale (con probabili future elezioni), la seconda l’imminente decreto di sospensione da parte del ministro della giustizia.

Le due vicende sono infatti correlate tra di loro, il decreto di sospensione, spinto fortemente da Antonio Di Pietro (IDV), era gia pronto, giova infatti ricordare che la normativa vigente prevede la sospensione nel momento in cui si commette una tipologia di reati ben definita, tra questi c’era il reato, per cui e’ stato condannato il Sig. Cuffaro, un’eventuale sospensione avrebbe “bruciato”………CONTINUA……….
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