23/02/08

Le liste pulite servono

Emanuele Macaluso scrive oggi su La Stampa sulle liste pulite e il codice edico di PD e IDV. Obiezioni contro le "liste pulite" e codici etici contro politici condannati "sono state avanzate anche da chi ritiene che la norma costituzionale che considera innocente chi non è condannato con sentenza definitiva deve essere rispettata anche per le candidature."

"I parlamentari, di fatto, sono nominati dai capi-partito. Basta il loro giudizio? Non credo, anche perché i candidati condannati sono spesso considerati indispensabili per raggiungere un quorum elettorale o per mantenere il potere all'interno del partito. I casi sono evidenti. L'ex presidente della Regione Cuffaro in Sicilia ha un patrimonio elettorale tale da condizionare tutta l'Udc sul piano nazionale. ... dato che la legge elettorale sottrae all'elettore la possibilità di giudicare il candidato che ha subito una condanna in primo grado, è assurdo che questo potere venga esercitato dal capo partito. Voglio dire che in questi casi la sentenza, a mio avviso, costituisce l'unico giudizio credibile anche per l'elettore a cui è stato sottratto il diritto di giudicare politicamente e moralmente il candidato. " (La Stampa, 23/2 2008)

Ma avete sentito i criteri di formazione di lite di Sandro Bondi, FI dati ai coordinatori nazionali ? "Eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico, costituiscono un motivo sufficiente di esclusione dalle liste, soprattutto per un partito come il nostro che dalla sua nascita ha sempre potuto vantare un'assoluta onesta' da parte di tutti i suoi rappresentanti" (Sandro Ruotolo) Ma non sono tutti vittime di complotti politici i nostri bravi e sinceri politici???

Nessun commento: