04/10/07

Anno Zero "A ciascuno il suo"

Titolo preso dal libro di Leonardo Sciascia.




Contenuto in breve:


(1) Notizia per Santoro: il pm ne spiava almeno duemila di RENATO FARINA
La notizia è così grossa che siamo prudenti e ci vestiamo preventivamente da pompieri nell'offrirla al rispettabile pubblico e a Michele Santoro, il quale di faccende simili si occuperà stasera ad Annozero. Eccola. Il pm di Catanzaro, dottor Luigi De Magistris, attraverso venti-richiesteventi emesse dal suo ufficio, tiene sotto schiaffo l'Italia: potere legislativo, esecutivo, giudiziario. C'è un database (insomma una scatola elettronica) in possesso del suo superperito dove sono documentati i rapporti personali (...) segue a pagina 6 (...) pubblici e privati di circa duemila uomini al top della Repubblica. Il quotidiano "Calabria Ora", diretto da Paolo Pollichieni, fornirà oggi ulteriori elementi di questo incredibile tesoro. Ma già quello che abbiamo potuto acquisire è un vaso di Pandora che se si rovescia è un casino universale. È accaduto che il pm di Catanzaro, lavorando nell'inchiesta...

(3) La Forleo difende De Magistris. Il Gip di Milano Clementina Forleo si schiera dalla parte del suo collega della Procura di Catanzaro Luigi De Magistris nella puntata di Annozero su Raidue dedicata al caso: «Non voglio scendere nel merito della vicenda De Magistris, perché non mi compete e ovviamente non la conosco. Sono qui come magistrato perché ho sentito il dovere di intervenire, non solo a favore del collega che sta subendo a mio avviso, al di là delle ispezioni del ministero, e io rispetto quello che sarà l’esito, delle intimidazioni, delle pressioni, per aver scoperchiato delle pentole che non andavano scoperchiate». «In particolare - sottolinea Forleo - per avere finalmente lumeggiato sulle cosiddette toghe lucane».

«Spesso il giudice è lasciato solo anche dai propri colleghi». Lo ha detto ad Annozero il giudice Clementina Forleo. «Dopo aver assunto scelte scomode, io e altri colleghi ci siamo ritrovati a non avere più inviti a pranzo o ad andare a cinema. Poi, i consigli sono tanti; anche oggi qualcuno mi ha telefonato raccomandando: sii prudente». (La Stampa, 4/10 2007)

«Al di là delle ispezioni del ministero, e io rispetto quello che sarà l’esito», il pm Luigi De Magistris «sta subendo intimidazioni e pressioni per aver scoperchiato pentole che non andavano scoperchiate e per aver finalmente lumeggiato sulle cosiddette “toghe lucane” ». (Corriere della Sera, 4/10 2007)

(3) Su Carlo Vulpio:
A casa sua gli agenti si sono presentati alle 8 di ieri mattina. Carlo non c'era: era sul Gargano, al lavoro per raccontare l'emergenza incendi. Al termine della perquisizione, circa sette ore più tardi, gli investigatori hanno portato via sei computer, compresi quelli di sua moglie e dei loro figli. Il fascicolo è stato aperto in seguito alle denunce presentate da Emilio Nicola Buccico, ex membro del Csm, oggi senatore di Alleanza nazionale, e da altre persone iscritte al registro degli indagati dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris nell'inchiesta chiamata «toghe lucane». Vulpio è stato il primo a raccontare quella storia. «Ma nel capo di imputazione — spiega l'avvocato Caterina Malavenda, che tutela il cronista del Corriere — non c'è neanche uno degli articoli che lui ha dedicato alla vicenda. Quello che gli viene attribuito è una sorta di concorso morale in associazione a delinquere. In pratica, avrebbe istigato gli altri a diffamare... Io una cosa del genere non l'avevo ancora vista ». (Corriere della Sera, 27 luglio 2007)

(4) Una lunga intervista al pm di Catanzaro. «Credo di aver subito molte intimidazioni e pressioni proprio dagli ambienti istituzionali - ha detto tra l'altro - . Ho segnalato alle sedi competenti lo stillicidio di intimidazioni e pressioni che sto subendo da quando ho cominciato a occuparmi di determinate inchiestè. Lo ha detto il pm di Catanzaro Luigi De Magistris in una intervista trasmessa dalla trasmissione »Annozero«. Alla domanda se avesse subito minacce, il magistrato ha precisato di averne ricevuto »pochine« di tipo classico: lettere o proiettili. »A me non piace il magistrato etico che cerca il consenso dell' opinione pubblica - ha spiegato de Magistris -. Le polemiche fanno un po' parte del lavoro del magistrato. Può pesare ma è una cosa assolutamente naturale«. Quanto alle ispezioni, il pm ha detto: »Da circa tre anni senza soluzione di continuità sono sotto ispezione. Ciò da un lato conferma la bontà del lavoro investigativo e processuale che uno sta facendo, dall' altro che ormai da un paio d' anni trascorro un paio di giorni alla settimana a dovermi difendere, soprattutto il sabato e la domenica«. De Magistris ha confermato di avere la «tutela« ma ha precisato di utilizzare una vettura blindata «che mi viene fornita senza benzina. Per poterla utilizzare devo metterla io». (Corriere della Sera, 4/10 2007)

(5) Sui depuratori fantasma:
Per chi volesse seguire questa storia dall'inizio qui c'è un interessante articolo di Repubblica. La storia dei depuratori ha origini antiche... e siamo ancora qui.
Leggi l'articolo

Nel blog del giornalista Gianni Barbacetto potete trovare notizie ancora più dettagliate.
"Il superclan dei calabresi"

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