18/10/07

Avvertimenti mafiosi

Puntuale nella sua nauseante ritualità, è stata recapitata la solita busta con proiettile ai due pm De Magistris e Forleo.

Le mafie conoscono solo un linguaggio, sempre lo stesso tono, lo stesso timbro... a qualunque nazionalità appartengano.

Non sarà certo la prima volta che dei magistrati in prima linea nella lotta alle mafie e alla corruzione ricevono simili avvertimenti, ma sono segnali dell'isolamento in cui sono stati lasciati dalle istituzioni. E' stato utile parlarne durante la puntata di Annozero per informare i cittadini italiani di quanto accadeva, ma è necessario ora rimanere vigili per impedire che fra qualche mese tutto cada nel dimenticatoio.


La dottoressa Forleo proposito dei messaggi ricevuti, aggiunge: «Respingo al mittente la solidarietà di taluni soggetti indirettamente responsabili del mio isolamento e di quanto mi sta accadendo».

Dal Corriere della sera:

Ma proprio ieri si era tornati a parlare del trasferimento cautelare del dottor de Magistris, chiesto in via d'urgenza dal ministro Mastella al Csm (decisione rinviata al 17 dicembre), sul quale dopo settimane di silenzio è anche arrivata una nota ufficiale dell'Associazione nazionale magistrati. La giunta esecutiva centrale dell'Anm, sollecitata anche da un folto gruppo di colleghi napoletani usciti allo scoperto alcuni giorni fa, pur non entrando nel merito delle inchieste ha praticamente preso le difese del pm di Catanzaro. Argomentando che le tensioni tra politici e magistrati sono anche il frutto avvelenato della riforma Castelli: per questo «la giunta auspica che siano modificate le norme che attribuiscono al ministro il potere di richiesta del trasferimento d'ufficio e che l'attenzione del ministro per gli uffici giudiziari calabresi non si limiti ai singoli casi e alle emergenze ma si concentri sui problemi organizzativi e funzionali»

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