07/10/07

"Le Toghe Lucane"

De Magistris sta attualmente indagando sul caso denominato Toghe lucane. Secondo il giudice un "comitato d'affari" comprendente politici, magistrati, avvocati, imprenditori e funzionari avrebbe gestito grosse operazioni economiche in Basilicata. La guardia di Finanza ha perquisito nei primi mesi del 2007 le abitazioni e gli uffici del sottosegretario allo Sviluppo economico, Filippo Bubbico (Ds), del procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, dell'avvocato Giuseppe Labriola e della dirigente della squadra mobile di Potenza, Luisa Fasano.... (Wikipedia nella pagina di Luigi De Magistris)

"La Guardia di Finanza ha dato avvio al nuovo capitolo dell'inchiesta "Toghe Lucane". Le Fiamme Gialle, su disposizione della Procura di Catanzaro, hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici del diessino Filippo Bubbico, sottosegretario allo Sviluppo economico ed ex governatore della Regione Basilicata e di Vincenzo Tufano che ricopre il ruolo di Procuratore generale di Potenza. Stesse misure sono state prese anche nei confronti di un avvocato, Giuseppe Labriola, e della dirigente della squadra mobile di Potenza, Luisa Fasano.

Le perquisizioni sono state disposte in seguito a sospetti relativi all'esistenza di un presunto "centro di affari occulto" che, tramite favori reciproci, avrebbe gestito importanti affari nel territorio lucano. Queste le ipotesi di reato: abuso d'ufficio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere e truffa aggravata per l'ottenimento di erogazioni pubbliche.

Secondo Luigi De Magistris, il sostituto procuratore di Catanzaro che conduce l'inchiesta, l'ex governatore della regione lucana Bubbico sarebbe "il punto di riferimento politico apicale, unitamente ad altri appartenenti alla politica" del comitato che avrebbe gestito gli affari sospetti.

In realtà l'inchiesta "Toghe lucane", di cui le ultime perquisizioni non sono che un nuovo capitolo, è abbastanza estesa. Sono infatti già indagati tre magistrati, un ex magistrato, imprenditori, un ex direttore generale di Azienda sanitaria e due parlamentari (fra cui Bubbico), per fatti risalenti a quando ancora non avevano assunto questa carica." (www.barimia.info)

MATERA
Caso Toghe lucane: dissequestrati i pc di quattro giornalisti
Malavenda: evidentemente i sequestri erano illegittimi


MILANO - Saranno dissequestrati i computer requisiti lo scorso 26 luglio a quattro dei cinque giornalisti perquisiti nell' ambito dell' inchiesta «Toghe lucane». Ieri il tribunale del Riesame di Matera ha accolto la richiesta avanzata da Carlo Vulpio del Corriere della Sera, Nicola Piccenna, Emanuele e Nino Grilli del Resto di Matera. Rigettato invece il ricorso avanzato da Gianloreto Carbone, della trasmissione Chi l' ha visto, i cui file restano sotto sequestro. Le abitazioni dei cinque cronisti (e quella del comandante dei carabinieri di Policoro Pasquale Zacheo) erano state perquisite dagli agenti della squadra mobile di Matera su disposizione del pm Annunziata Cazzetta. Per loro si ipotizzava il reato di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e alla violazione del segreto istruttorio (escluso Vulpio, indagato invece per «concorso morale»). Il fascicolo aperto dal pm di Matera partiva dalle denunce presentate da Emilio Nicola Buccico, senatore di An ex membro del Csm, e di altre persone indagate dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris nell' inchiesta «Toghe lucane» su un presunto comitato d' affari creato per condizionare investimenti e nomine pubbliche. Lo scopo della diffamazione, secondo l' accusa, sarebbe stato quello di fare in modo che Buccico ritirasse la sua candidatura a sindaco di Matera. Ora il Tribunale ha disposto il dissequestro dei computer (a Vulpio ne erano stati portati via sei, tra cui quelli della moglie e dei figli), tranne che per Carbone, poiché alcuni suoi file sono stati ritenuti «pertinenti ai reati associativi». Il Riesame ha confermato il sequestro dei documenti cartacei e ritenuto fondata l' ipotesi associativa. «In attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento - commenta l' avvocato Caterina Malavenda, legale del cronista del Corriere - se il Tribunale ha accolto il ricorso evidentemente ha ritenuto il sequestro eseguito in violazione di legge».
(Corriere della Sera 14 agosto, 2007)

3 commenti:

spadafora live ha detto...

.....CONTINUA.....Le boccate di ossigeno di cui ti parlavo si respirano soprattutto in rete, e’ un fiorire di proteste, blog, raccolte firme, verso chi ci governa, certo resteranno utopie ma almeno ci si sfoga tra di noi, peccato che noi siamo la maggioranza mentre la minoranza ci governa (un po come a SPADAFORA), pensa che in poche ore il popolo della rete ha raccolto 50.000 mila firme per chiedere le dimissioni del ministro di grazia e (in)giustizia.

Sicuramente te lo ricordi, quello che viene da Ceppaloni, mi par si chiama Pastella,.........CONTINUA


http://spadafora-live.blogspot.com/

lacastaitaliana ha detto...

Senti, spadafora, mi potresti aiutare a mettere dentro dati in http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luigi_de_Magistris&action=edit la pagina per aggiornare il Wiki di Luigi de Magistris? Mi stanno facendo la guerra da due giorni e stasera mi hanno bloccato pure l'ip per 24 ore. Bisogna trovare dati sul passato di Luigi de Magistris. Puoi naturalmente cambiare il contenuto se lo trovi giusto o non adeguato. Clicca su anteprima prima di salvare.

Questo appello lo rivolgo a tutti coloro che leggono.

lacastaitaliana ha detto...

L'indirizzo di Wiki é http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=
Luigi_de_Magistris&action=edit